Volete sostituire i vostri vecchi elettrodomestici? E magari siete intenzionati a cambiare per prima cosa il piano cottura e non sapete cosa scegliere?
Il piano cottura è senza dubbio l’elettrodomestico più usato in cucina, e la scelta varia tra una molteplicità di piani a seconda della dimensione, della tipologia di alimentazione se a gas, a induzione o in vetroceramica.
Possiamo distinguere i piani cottura in base alle dimensione e quindi al numero di fuochi (se il piano è a gas), o al numero delle zone ( se il piano è elettrico).
Ci sono piani da 60 cm composti da 4 fuochi/zone, che sono quelli più comuni e diffusi, poi ci sono quelli da 90 cm a 6 fuochi/zone che sono molto utilizzati nelle grandi famiglie, da chi si diletta nel cucinare vista la comodità di cucinare più cose contemporaneamente; poi ci sono quelli da 75 cm a 5 fuochi/zone che sono il giusto compromesso tra i piani da 60 cm e 90 cm.
I piani cottura a gas sono i classici fornelli, padroni del mercato fino a qualche tempo fa. Generalmente sono in acciaio inox, smaltati o in vetro temperato, e sono caratterizzati dalla presenza di 2 o più fuochi dai quali vediamo uscire la fiamma generata dalla combustione del gas che trasmette calore alla pentola e permette di cucinare il cibo.
I vantaggi di questo piano sono legati al fatto che possono essere utilizzate la maggior parte delle pentole, che è di facile utilizzo e hanno costi d’acquisto più contenuti rispetto agli altri piani. Gli svantaggi invece sono dovuti alla dispersione di gas piuttosto consistente al momento dell’utilizzo, alla manutenzione pressochè difficile sia per il piano che può macchiarsi o graffiarsi, sia per i bruciatori, le griglie e i cappellotti.
Il piano cottura elettrico si divide in vetroceramica e induzione.
Il piano in vetroceramica è un piano dal design moderno, la superficie è piatta e non vi è presenza di fiamme o bruciatori con griglie. Il piano è alimentato da corrente elettrica, basato sull’utilizzo di piastre radianti cioè resistenze di forma circolare il cui calore riscalda il piano e poi lo trasmette alle pentole.
I vantaggi sono dovuti dunque alla praticità nella pulizia, alla praticità di installazione e alle buone performance di cottura. Gli svantaggi sono legati all’alto consumo di energia elettrica , al pericolo scottature perchè anche dopo la cottura la piastra rimane calda.
Il piano cottura a induzione è anch’esso un piano da superficie piatta ed alimentato da energia elettrica, con la differenza che ciò che genera calore sono speciali campi elettromagnetici che trasferiscono il calore direttamente alla pentola che dovrà essere di materiale ferroso. Dunque i vantaggi sono proprio legati al fatto che il piano si raffredda subito dopo lo spegnimento rendendo più agevola anche la pulizia, che la cottura dei cibi è molto più veloce ( 1 litro d’acqua va in ebollizione circa dopo 3 min.), e che il dispendio di energia è molto ridotto. I contro sono dovuti ai costi di acquisto più dispendiosi, e all’utilizzo di specifiche pentole costituite alla base di materiale ferroso.
Come avrete intuito non esiste verità assoluta, ogni scelta è legata a fattori tecnico-funzionali, economici e perchè no anche estetici. E tu? Quale piano cottura sceglieresti?